Portano il nome di scarti i prodotti delle attività nella vita quotidiana delle persone, nei mezzi di trasporto, nei settori dell’industria e dell’agricoltura, i quali non vengono utilizzati direttamente nei loro luoghi di formazione oppure vengono usati come materie prime in altri settori dell'industria o in corso di lavorazione. Questi possono essere i resti di materiali, di materie prime di scarto, residui di prodotti semilavorati che si formano durante il processo di produzione e perdono le loro qualità fisiche utili (completamente o parzialmente). Anche nel corso della lavorazione delle materie prime, in caso di estrazione o di arricchimento dei minerali utili si formano dei prodotti che sono considerati scarti di produzione, in quanto questa produzione non si occupa dell’ottenimento di questi prodotti. Vengono chiamati scarti di consumo i prodotti non fruibili per un uso futuro diretto, gli scarti di macchina, vari tipi di strumentazione, i prodotti per la casa.
L'eventuale utilizzo degli scarti li identifica come riciclabili e non riciclabili. Riguardo ai rifiuti riciclabili ci sono tutti i tipi di tecnologia di rielaborazione necessari, accompagnati dal loro utilizzo nell’agricoltura o nell'industria. Per i rifiuti non riciclabili, ad oggi, tali tecnologie non esistono. Il classificatore degli scarti industriali, il calcolo dei valori di igiene della sostanza oppure il percorso sperimentale determinano l'appartenenza degli scarti a determinati gruppi.
I rifiuti di tutti i gruppi e le classi si dividono in:
Ai rifiuti del gruppo solido possono essere attribuiti una tara inutile (di metallo, di legno, di cartone, di plastica), strofinacci, elementi filtranti esausti e materiali filtranti, taglio di tubi polimerici, residui di prodotti di cavi. Ai rifiuti del gruppo pastoso appartengono i fanghi, le resine, i sedimenti di filtraggio e i pacchetti dai filtri e dai serbatoi dopo la pulizia dei recipienti dei scambiatori di calore. Possono essere scarti liquidi le acque reflue, che a causa della loro elevata tossicità non prevedono la loro pulizia biologica. Gli scarti polverulenti (gassosi) si presentano sotto forma di scarti delle sezioni di sgrassaggio nell’industria metallurgica, in presenza della verniciatura delle attrezzature.
L'appartenenza dei rifiuti ad un gruppo di resistenza chimica li suddivide in esplosivi, soggetti ad autocombustione, decomponibili (con il rilascio di gas velenosi), stabili. In seguito i rifiuti si classificano in solubili in acqua e rifiuti non solubili in acqua. In base alla loro origine gli scarti si dividono in organici, inorganici e misti. Gli scarti dell'industria si presentano spesso come rifiuti chimici, sono eterogenei, composti complessi di policomponenti che detengono tutti i tipi di proprietà fisico-chimiche. Essi possono rappresentare un pericolo di tipo chimico, tossico, di corrosione, biologico e portano inoltre il pericolo di incendio e di esplosione. I rifiuti possono essere classificati in base a vari criteri: per le loro caratteristiche chimiche, per la loro formazione tecnologica, per la loro possibile trasformazione in futuro e il loro ulteriore utilizzo. In Russia i rifiuti chimici si dividono in quattro classi di pericolo a cui sono associati i costi per il riciclaggio e la sepoltura:
I problemi connessi alla tutela dell'ambiente, occupano oggi uno dei primi posti fra i compiti più importanti dell'umanità. Le emissioni degli impianti industriali nell’atmosfera raggiungono oggi dimensioni tali che le tolleranze relative alle norme sanitarie, in materia di livelli di contaminazione, sono oramai superate di più volte. I rifiuti si riversano nella biosfera a tonnellate in condizioni solide, pastose, liquide e gassose infliggendo così un danno inestimabile alla natura, minando le sue risorse. A questo proposito è emersa la necessità di sviluppare e implementare tecniche nuove, moderne e sicure di soluzione dei problemi di eliminazione dalla biosfera dell'inquinamento derivante dai rifiuti di produzione e di consumo. Con l'obiettivo di un percorso più razionale per la soluzione di questo problema viene condotto un calcolo preliminare dei rifiuti e la loro valutazione.
I metodi tecnologici di trattamento dei rifiuti e le attrezzature utilizzate per lo smaltimento dei rifiuti delle imprese dell’industria, considerano lo sviluppo di processi tecnologici che prevedono:
Devono essere sepolti nelle discariche i rifiuti che: non sono riciclabili e non prevedono un utilizzo in futuro come materie prime secondarie, che hanno bisogno di un riciclaggio sofisticato ed economicamente non conveniente oppure quelli che sono presenti in quantità eccessiva e non sono soggetti ad incenerimento, quelli che non si prestano a disacidificazione. Per la sepoltura di questo tipo di rifiuti è consigliabile utilizzare dei depositi appositamente creati con un conseguente utilizzo dei rifiuti industriali in futuro. Per la sepoltura dei rifiuti industriali è possibile utilizzare dei depositi di formazione geologica, come il granito, le rocce vulcaniche, i basalti, le rocce saline, il gesso, la dolomite, l’argilla, ecc. Tali depositi possono essere costruiti come depositi indipendenti oppure si possono organizzare in collaborazione con le industrie estrattive. In questo caso, la sistemazione dei rifiuti deve rispettare alcune condizioni:
Per lo smaltimento sotterraneo dei rifiuti, sono adatte diverse profondità e zone di idrodinamica nella litosfera. A conseguenza di ciò i depositi si suddividono in poco profondi, mediamente profondi e profondi. È possibile creare le capacità sotterranee anche in modi non convenzionali con l'aiuto di energia di uno scoppio sotterraneo e un’esplosione nucleare. I depositi di rifiuti tossici dell'industria si presentano quindi come un complesso sistema geotecnico con componenti dell’ambiente geologico come conglomerati di rocce, acque sotterranee. Qui rientrano anche le opere di ingegneria di tipo terrestre e sotterraneo come la creazione di un pozzo e di tipi simili di comunicazioni.
È opportuno conservare in depositi sotterranei gli scarti esplosivi che dopo la creazione di tecnologie per il loro riciclo e uso possono essere di valore e utili in futuro. Questi depositi devono soddisfare elevati requisiti di sicurezza e l'eventuale flemmatizzazione. Alla distruzione di scarti esplosivi è legato un gran dispendio di mezzi per garantire la sicurezza durante la realizzazione del processo. La sistemazione dei depositi per i rifiuti esplosivi è soggetta ad attività protettive generali per lo stoccaggio dei rifiuti industriali. I colpi di tipo meccanico, di attrito, l'esposizione ad alte temperature, la formazione elettrica di scintille o di correnti vaganti, le reazioni chimiche tra i componenti, la pericolosità di esplosione ravvicinata possono influire sui rifiuti e causare una loro possibile esplosione. Ci sono una serie di requisiti specifici che si applicano alla conservazione di questo tipo di rifiuti:
Si possono rendere innocui gli scarti industriali tossici con metodi termici. Ad oggi si aprono molte possibilità per ridurre la quantità dei rifiuti non riciclabili. La loro composizione chimica è sempre difficile e perciò la loro trasformazione in prodotti per il momento è abbastanza difficile e anche economicamente sconveniente.
In caso di grandi quantità di polvere e di vapore acqueo non si devono utilizzare i catalizzatori ad ossidazione profonda di tipo industriale che funzionano ad una temperatura max. di 600 - 800 °C.
È necessario dedicare qualche parola al metodo di gassificazione utilizzato per il riciclaggio dei rifiuti. L'obiettivo di questo metodo è l’ottenimento di gas combustibile, di resina, di scorie. La gassificazione si presenta, come anche i metodi sopra descritti, come un processo termico effettuato a temperature elevate. Nel dato processo la massa organica interagisce con gli agenti gassificati, trasformando con questo i prodotti organici in gas infiammabili. Gli agenti gassificati sono l’aria, l’ossigeno, il vapore acqueo, il biossido di carbonio, le loro miscele.
Il processo di gassificazione avviene in generatori meccanizzati di gas di tipo minerario. In questo caso viene utilizzato il soffiaggio: aereo, a getto di vapore e a vapore di ossigeno. I vantaggi della gassificazione prima della combustione sono i seguenti:
Svantaggi della gassificazione:
Quando si utilizza la gassificazione a vapore di ossigeno, si forma un gas con un buon rendimento per il calore di combustione che dà la possibilità di trasportarlo su lunghe distanze.
Per raggiungere un buon grado di decomposizione dei rifiuti industriali, soprattutto di quelli contenenti alogeni, l’inceneritore destinato alla combustione dei prodotti deve fornire il tempo necessario della loro permanenza nella zona di combustione e una buona miscelazione dei reagenti con l'ossigeno ad una determinata temperatura. La quantità di ossigeno è regolabile. Per fare in modo che non si formino alogeni e che vi sia il passaggio completo aв alogeni idrati è necessaria una quantità molto abbondante di acqua e quanto possibile meno ossigeno, per fare in modo che si formi meno fuliggine. Se nel momento di decomposizione dei prodotti organoclorurati diminuisce la temperatura, questo porta alla formazione di diossine che sono altamente tossiche e abbastanza resistenti. Anche questo è un punto negativo del metodo dell’incenerimento a fuoco. Questo ha dato una spinta alla ricerca di nuove tecnologie di smaltimento dei rifiuti tossici.
A seconda del metodo di riciclaggiol dei rifiuti è possibile ottimizzare il lavoro del taglio al plasma per rifiuti con diversa composizione chimica. Il principio di funzionamento del taglio al plasma e la sua costruzione sono abbastanza semplici e sono costituiti come di seguito: il processo stesso con la tecnologia applicabile avviene in una cella con due elettrodi, il catodo e l'anodo. Di solito sono fatti di rame e volte sono cavi. Nella cella vengono scaricati ad una determinata pressione i rifiuti, l'ossigeno e il carburante in volumi anticipatamente stabiliti. Viene aggiunto del vapore acqueo. È possibile utilizzare dei catalizzatori. La pressione e la temperatura nella cella sono stabili. Quando si utilizza il metodo del taglio al plasma per il riciclaggio dei rifiuti in ambiente riducente essi divengono un prezioso prodotto commerciale:
Per comodità si utilizza la bricchettatura dei rifiuti in forma solida e il riscaldamento dei rifiuti pastosa per portare questi ultimi alla fase liquida.
Per il riciclaggio dei rifiuti combustibili di tipo radioattivo (di bassa e media attività) è stata sviluppata una tecnologia, basata sull’utilizzo dell’energia di flussi di plasma dell'aria. Quando questo avviene, si inserisce una sostanza attivata da idrocarburi in forma pura o contenente alogenuri. Questo metodo favorisce il passaggio di rifiuti pericolosi in una fase non attiva con una riduzione del loro volume di qualche volta. Lo svantaggio di questo metodo risiede nella sua capacità energetica e nella difficoltà di esecuzione del processo stesso. Pertanto viene utilizzato per la lavorazione solo di quei rifiuti, il cui riciclaggio tramite metodi di decontaminazione a fuoco non rispetta i requisiti ecologici.
Durante la raccolta dei rifiuti essi vengono divisi a seconda dell'uso futuro, dei metodi per la loro lavorazione, per il riciclaggio oppure per il loro smaltimento. Questo semplifica considerevolmente e riduce il loro ulteriore trattamento, poiché si riducono notevolmente i costi necessari per la loro separazione. Il servizio di smaltimento dei rifiuti è la fase più importante nel garantire la sicurezza nella loro attività, serve a proteggere l'ambiente dall'inquinamento e a preservare le risorse naturali.
Con la fusione dei metalli si verifica la produzione di scorie siderurgiche, durante la cui formazione interagiscono minerali, polveri, combustibile ad alta temperatura. La composizione di queste scorie è determinata dai componenti dei materiali interagenti, dai loro tipi e dalle caratteristiche del processo metallurgico. Le scorie dell’industria metallurgica sono suddivise in scorie d’altoforno, d’acciaio, ferrose, di cubilotto. La tipologia dei forni contribuisce all’ottenimento di scorie da forno di Martin, da convertitore oppure di elettrofusione. La granulazione è considerata un metodo piuttosto diffuso di riciclaggio delle scorie d’altoforno che consiste nel brusco raffreddamento ad acqua, a vapore o ad aria. Vengono sottoposti a questo metodo di lavorazione, di solito, le scorie d’altoforno il cui riciclaggio è del 60% circa. La principale applicazione delle scorie d’altoforno è nell'industria del cemento, dove essi fungono da additivi per le materie prime per la produzione dei cementi di Portland. Questo è, tra l'altro, l’utilizzo più diffuso anche delle altre scorie, quelle a raffreddamento lento. Le stesse scorie d’acciaio vengono riciclate solo per il 30%.
Tutte le tecnologie offerte oggi sul mercato per lo smaltimento / trattamento termico dei rifiuti industriali sono basate su metodi di pirolisi o sulle loro varietà, sull’incenerimento che richiede enormi portate di gas o di diesel (di plasma). Come la stessa pirolisi anche molte delle sue varietà esistono già da più di un centinaio di anni. Vengono utilizzate nell’industria, oppure durante la lavorazione di prodotti puliti (carbone, legno, petrolio) o vengono utilizzate delle caldaie a pirolisi con carico a cicli. Nel primo caso parliamo di una tecnica di pirolisi, ad esempio, nell’industria della raffinazione del petrolio; nel secondo si tratta di puro smaltimento dei rifiuti. In entrambi i casi parliamo di uno svantaggio del metodo di pirolisi come di un problema connesso con le formazioni di resina di carbonio in presenza di zolfo e altri elementi pericolosi. La conseguenza di ciò sono frequenti stop delle attrezzature, i loro guasti, un’accelerazione nella corrosione del metallo e anche gli incendi. Il funzionamento senza guasti di tali attrezzature è associato a controlli di profilassi frequenti, alla pulizia delle caldaie (e devono essere non meno di 3 dato che la modalità di funzionamento è a cicli) ecc.
Anche la pirolisi per la depurazione dei gas, ad oggi, comporta un grande problema. Nel corso di questo processo è necessario neutralizzare della cenere altamente concentrata che viene raccolta dalla depurazione del gas. Le caldaie di recupero a plasma non hanno questo problema, la fuliggine non si forma, ma ottenere il plasma non è così semplice e lo si può applicare solo per lo smaltimento di materiali costosi.
Le questioni riguardanti lo smaltimento dei rifiuti dell'industria preoccupano gli scienziati di tutto il mondo in quanto, ad oggi, non esiste un unico approccio complessivo per le problematiche di trasformazione e di utilizzo dei prodotti secondari e dei rifiuti industriali. Questo tema è di grande importanza anche nell'ambito del delicato rapporto con l'ambiente. Il tema dello smaltimento dei rifiuti nel nostro paese delinea una serie di questioni che è necessario risolvere ed è considerato possibile solo complessivamente con il coinvolgimento di esperti di diversi campi: tecnologi della sfera del processo di produzione, operatori sanitari, personale dei servizi ambientali e di economisti. Le questioni di smaltimento dei rifiuti chimici costantemente preoccupano gli scienziati di tutto il mondo. A prova di questo vediamo la comparizione di molti nuovi dispositivi e metodi destinati a cambiare, almeno un po’, in modo positivo il così triste stato delle cose in questo settore. Alcuni ritengono che il modo più semplice sia quello di trasportare i rifiuti al di fuori del pianeta terra, che tutti gli impianti di depurazione debbano essere trasferiti nello spazio e tutte le fabbriche nuove debbano essere costruite nell’orbita intorno alla Terra, da dove tutti i rifiuti dell'industria andranno direttamente verso il sole. Ma tutti questi sono costosi progetti per il futuro e se verranno realmente realizzati sarà solo per i rifiuti che rappresentano un vero pericolo per l'umanità.
Forni (impianti) per l'incenerimento degli scarti e dei rifiuti: è una linea di trattamento termico compatta e montata per lo smaltimento di liquidi, di rifiuti biologici pericolosi, dei rifiuti dell’industria petrolchimica e chimica. Inoltre consiste in altre varie attrezzature che servono per lo smaltimento di rifiuti solidi industriali e immondizia.
Lo scopo dello smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento è la riduzione del volume e della massa dei rifiuti e dell’immondizia.
La temperatura di combustione dei rifiuti industriali e dell’immondizia: da 700 a 950°C.
La postcombustione dei gas di scarico avviene a temperature fino ai 1300°C, cosa che garantisce la completa decomposizione e la combustione di composti organici complessi.
1. Preparazione preliminare del materiale da smaltire: miscelazione con sabbia mediante una pala miscelatrice fino alla consistenza desiderata.
2. Calcolo della quantità di calore necessaria per lo smaltimento del materiale di origine (vengono specificate le proprietà fisiche del materiale da riciclare, la effettiva temperatura viene determinata in base ai valori correnti).
3. Il bruciatore automatico fornisce un riscaldamento costante del prodotto trattato. Il bruciatore è il dispositivo chiave del forno, i parametri di funzionamento del bruciatore definiscono i principali indici tecnici di tutta l'impianto. Il forno e il bruciatore sono isolati con doppie lamiere sigillanti in acciaio inox.
4. Nel forno avviene la combustione degli idrocarburi. La ventilazione forzata è creata con l'aiuto di un ventilatore installato su forno rotante.
5. Il foro di entrata della cella secondaria è organizzato in modo da fornire una miscelazione turbolenta con l'aria di combustione e con la fiamma di ignizione del bruciatore. Il tempo di permanenza dei gas nella camera secondaria garantisce una combustione completa di tutti gli idrocarburi.
6. Un ventilatore premente ausiliario fornisce un flusso costante di aria necessari per garantire il processo di combustione. La quantità di aria è controllata dal sensore di azione continua.
Attrezzatura per lo scambio di calore, incenerazione
Diventando il vostro distributore ufficiale di forni (impianti) per l’incenerimento e lo smaltimento degli scarti (rifiuti), l’azienda “Intech GmbH” LLC (ООО «Интех ГмбХ») individuerà gli acquirenti dei vostri prodotti sul mercato russo e svolgerà con i clienti le trattative tecnico-commerciali al fine di stipulare i contratti per la fornitura dei vostri macchinari.
Nel caso dello svolgimento di gare di appalto l’azienda raccoglie elabora tutti i documenti necessari per la partecipazione, stipula i contratti per la fornitura dei vostri macchinari provvede alla registrazione del contratto di fornitura e allo sdoganamento dei forni (impianti) per l’incenerimento e lo smaltimento degli scarti (rifiuti), registra presso le banche russe la documentazione prevista dal controllo valutario e necessario per poter effettuare i pagamenti in valuta estera.
All'occorrenza la nostra azienda è disposta a sviluppare anche i progetti per integrare il vostro macchinario con gli impianti già esistenti o con quelli in fase di realizzazione.
Siamo sicuri che la nostra azienda “Intech GmbH” LLC (ООО «Интех ГмбХ») potrà diventare il vostro partner e il vostro distributore in Russia affidabile, valido e qualificato.
Siamo sempre aperti alla collaborazione: continuiamo a crescere insieme!